Mittente Grillo Angelo Destinatario Spinola Nicolò
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Genova (S. Caterina) Luogo di arrivo
Incipit Tre gioie pretiose vorrei dal ricco thesoro della memoria di Vostra Signoria, quei due Epigrammi del Bonfadio
Contenuto e note Angelo Grillo chiede allo zio Nicolò Spinola di trarre dalla memoria e dargli copia di due epigrammi di [Iacopo] Bonfadio e d'uno di "Trifon Bencio" [Trifone Benci], dei quali ricorda questi incipit: "Intonsi colles", "Cum te fosfore" e "Spineus es vere". Sta leggendo l'opera di certo scrittore oltramontano: bravo, ma decisamente avverso agli italiani, specie quelli che si dedicano al genere epistolare. Ricorda al proposito quanto gli diceva Torquato Tasso, che "lo scrittor delle lettere dee essere orator umile", con ciò forse appoggiandosi all'opinione di [Demetrio] Falereo, che nel ‘de Elocutione’ scriveva che lo stile epistolare "exilitate indiget" e distingueva tra il dialogo e l’epistola allo stesso modo, perché l'uno imita chi parla all’impronta, il secondo imita chi scrive. È necessario perciò che la lettera sia un po' più colta del dialogo, specie se è rivolta a principi o tratta di materie gravi, come nel caso di una consolatoria; più sciolti si può essere, per esempio, quando si chiede in prestito un libro o si tratta un affare domestico. Tornando al trattatista oltramontano, Grillo si stupisce che se la prenda persino con Plinio [il Giovane], definito molle e poco virile, e addirittura con [Angelo] Poliziano. Ma, forse, sono giudizi dettati solamente dal desiderio di stupire. [La lettera, edita anche in Angelo Solerti, Vita di Torquato Tasso, II, Torino, Loescher, 1895, p. 418, n. 479, compare in stampa a partire da Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1602; in Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1604, è collocata nella sezione relativa agli anni 1594-1598; poiché spedita da S. Caterina, la si può pensare compresa tra la fine del 1596 e la prima metà del 1598]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Chiede tre epigrammi; E con occasione discorre del formar lettere famigliari, e loda in questo proposito alcuni Autori."].
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 853, Misto
Compilatore Ceriotti Luca - Ferretti Chiara
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