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Mittente |
Grillo Angelo |
Destinatario |
Corbellini Aurelio |
Data |
1/1598 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Genova |
Luogo di arrivo |
Pavia |
Incipit |
Nel vero sono stato male assai, et Vostra Paternità ha voluto perdere amico, non dirò già di gran valore |
Contenuto e note |
Angelo Grillo si scusa con Aurelio Corbellini per il proprio silenzio epistolare, dovuto a cattiva salute da cui ora va ristabilendosi. Si congratula alla notizia che il suo sonetto ‘Cadute moli, alte ruine sparte’ sarà recitato [e spiegato] da Corbellini il giorno di santa Caterina presso l'accademia [degli Intenti: il riferimento va alla alla lezione accademica 'Della miseria del mondo', tenuta il 15 gennaio 1598: cfr. le 'Lettioni academiche sopra sonetti de diversi auttori', Torino, Tarino, 1603]. Si dice convinto che il suo ricco ingegno saprà valorizzare persino un così povero componimento. Si compiace anche che si intenda poi mettere in stampa tale lezione. Come ha già preannunciato anche ad Alfonso Beccaria, non è improbabile che possa presto farsi vivo [a Pavia]. Declina infine l'invito a produrre versi per una collettanea volta "a onorare la gloriosa Sindone". [La lettera compare in stampa a partire da Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1602 (con una variante nell'incipit, che presenta le parole "servitore" e "servigio" in luogo di "amico" e valore"); in Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti , 1604, è inserita nella sezione relativa agli anni 1594-1598]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Si compiace molto del favore di questo Padre, e lo commenda di gran valore, si scusa di non esser disposto a poetare a sua istanza, ma che si sforzerà di soddisfarnelo."]. |
Fonte o bibliografia |
Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 851, Misto |
Compilatore |
Carminati Clizia -Ceriotti Luca - Ferretti Chiara |
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