Mittente Grillo Angelo Destinatario Cataneo (Cattaneo) Maurizio
Data 6/4/1596 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Genova Luogo di arrivo Roma
Incipit Così è signor Cataneo. Questo nostro breve giorno di verno
Contenuto e note Angelo Grillo si duole con Maurizio Cataneo alla notizia della malattia di Bartolomeo Zucchi, e commenta: "Questo nostro breve giorno di verno non è mai sereno un'ora, che non sia più turbato l'altra". Che comunque Zucchi, sinché è malato, non si dia pena di rispondere alla sua lettera. Quanto infine a certo "epitafio" [in commemorazione di Torquato Tasso] avverte: "Non so quel che mi potrò fare". [La lettera fu stampata a partire da Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1602; la data emerge da Bartolomeo Zucchi, L'idea del segretario, II, Venezia, Dusinelli, 1614, p. 232]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Si duol del male del Zucchi; E di certo epitafio non l'assicura."].
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 844, Misto
Compilatore Ceriotti Luca - Ferretti Chiara
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