Mittente Grillo Angelo Destinatario Morello Gregorio
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Genova Luogo di arrivo Savigliano
Incipit L'affettione, che Vostra Paternità per sua gentilezza mi porta, et
Contenuto e note Angelo Grillo scrive parole d'elogio a Gregorio Morello [da Palermo], che ringrazia anche per avergli inoltrato gli affettuosi saluti dell'abate [di S. Pietro di Savigliano, che potrebbe essere identificato in Antonio Tedeschi da Piacenza]. Blandisce poi il proprio interlocutore, siciliano, accennando alla sua passata residenza monastica in Sicilia [e, più precisamente, in S. Placido di Calonerò]. Si rallegra alla notizia che il loro confratello Felice [Passero] abbia mutato residenza, giungendo in un'abbazia più confacente alle sue esigenze. Passa dunque a commentare, in termini elogiativi, un sonetto che Morello aveva sottoposto al suo giudizio. Racconta infine, con una certa ammirazione, del proprio nuovo abate [presumibilmente quello appena insediatosi di S. Caterina di Genova], del quale l'ha colpito soprattutto la semplicità dei costumi. Manda saluti all'abate di Savigliano. [La lettera compare in stampa a partire da Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti , 1602; in Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1604, compare nella sezione relativa al periodo 1594-1598]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "La prima parte è di complimento per la risposta; poi dice sentir piacere, che 'l Padre Don Felice si sia ben riparato; nel terzo luogo loda un suo Sonetto di questo Amico; finalmente si mostra grande osservatore del suo Padre Abbate."].
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 841, Misto
Compilatore Ceriotti Luca - Ferretti Chiara
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