Mittente Grillo Angelo Destinatario Spinola Giannettino
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Albaro (S. Giuliano) Luogo di arrivo Genova
Incipit Ho temuto, perché ho amato. Non se ne doglia dunque
Contenuto e note Angelo Grillo chiarisce al [cugino] Giannettino Spinola di essersi risentito [per il suo silenzio epistolare?] a causa del grande affetto che nutre nei suoi confronti. Si rallegra del "felice arrivo" di suo fratello [il futuro cardinale Orazio Spinola]: certamente, come partì "pieno di meriti", sarà tornato "colmo di soddisfattioni". [La lettera compare in stampa a partire da Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1602; in Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1604, è collocata tra le corrispondenze relative al periodo 1594-1598; dunque, poiché proveniente da Albaro, deve forse essere fatta risalire agli anni 1594 o 1595]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Rende la ragione dell'essersi seco risentito, e si rallegra del ritorno del fratello del Signor Giannettino."].
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 835, Misto
Compilatore Ceriotti Luca - Ferretti Chiara
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