Mittente Grillo Angelo Destinatario Passero Felice
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Genova Luogo di arrivo Piacenza
Incipit Così va a chi misura gli altrui meriti con la
Contenuto e note Angelo Grillo replica ai complimenti portigli da Felice Passero, protestando che, avendolo questi guardato "con gli occhiali dell'affettione", dov'era una formica gli sarà parso di vedere un elefante. Vorrebbe essere, ma non è, come Passero lo descrive: i suoi elogi s'attagliano più a chi li ha mandati che non a chi li ha ricevuti. Lo incoraggia a proseguire nella [appena avviata] loro corrispondenza. [La lettera compare a stampa per la prima volta in Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1602; è databile agli anni 1578-1594, come si evince dall’edizione, cronologicamente ordinata, di Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1604]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Risponde a lettera congratulatoria, e loda questo Padre, l'invita a scrivere, e scrive, che desidera andare a vederlo."]. [Pubblicata anche in Bartolomeo Zucchi, 'L'idea del segretario', vol. II, Venezia, Dusinelli, 1614, p. 275].
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 833, Misto
Compilatore Ceriotti Luca - Ferretti Chiara
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