Mittente Grillo Angelo Destinatario Spinola Gianfrancesco
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Genova Luogo di arrivo Napoli
Incipit Le lettere di Vostra Signoria son sempre a tempo, perché
Contenuto e note Angelo Grillo scrive al nipote Giovanni Francesco Spinola [figlio di Girolama Grillo e di Scipione Spinola]: le sue lettere gli sono sempre care, ma gli piacerebbe poterlo rivedere di persona. E soggiunge: "Dovevamo certo noi altri parenti esser meno teneri l'un dell'altro, se avevamo a star tanto tempo divisi". [La lettera compare in stampa a partire da Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1602; è databile agli anni 1578-1594 sulla base di Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1604]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Dicegli, che in ogni tempo le sue lettere son care: scopre il desiderio della sua presenza, e dice, che in lontananza si goderanno con l'amore."].
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 828, Misto
Compilatore Ceriotti Luca - Ferretti Chiara
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