Mittente Grillo Angelo Destinatario Soncini Costanzo
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Mantova Luogo di arrivo
Incipit Lodo, che Vostra Paternità avisi l'amico, et lo riprenda anco
Contenuto e note Angelo Grillo si dice d'accordo con don Costanzo Soncino per la sua intenzione di consigliare e anche riprendere un certo comune "amico" [che si è pensato poter essere Torquato Tasso]; ma, poiché questi è un "ingegno sottile", suggerisce di farlo con grande delicatezza. Cita al proposito una sentenza di Aristotele: “Nullum magnum ingenium fine mixtura dementiae” ['Problemata', XXX, 1]. Promette di ben accogliere il "signor Giovanni Paolo [Soncino?]", se questi si presenterà da lui. [La lettera, edita anche in Angelo Solerti, Vita di Torquato Tasso, II, Torino, Loescher, 1895, p. 418, n. 457, compare in stampa a partire da Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1602; è databile quantomeno al periodo 1578-1594 sulla base di Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1604]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Dà la norma come debba riprendere un comune Amico, e d'un altro dice, che si lasci vedere, per trattar certo negozio."].
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 825, Misto
Compilatore Ceriotti Luca - Ferretti Chiara
vai al documento
Torna all’elenco dei risultati