Mittente Grillo Angelo Destinatario Mosti Giulio
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Brescia Luogo di arrivo Ferrara
Incipit Io non son mica oro di zecchino, ch'io non mi spaccio tanto
Contenuto e note Angelo Grillo risponde alle lodi indirizzategli da Giulio Mosti e gli si offre servitore. Gli raccomanda Torquato Tasso e manda saluti a Ippolito Gianluca. [La lettera compare in stampa a partire da Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1602, e pare databile tra il novembre 1584 e il luglio 1585, come si può ricavare da Elio Durante - Anna Martellotti, ‘Don Angelo Grillo O.S.B. alias Livio Celiano poeta per musica del secolo decimosesto’, Firenze, Spes, 1989, pp. 117-129]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Passa graziosamente complimento col Mosti nella prima contenuta, e nella fine raccomanda il Tasso."]. [Pubblicata anche in Bartolomeo Zucchi, 'L'idea del segretario', vol. II, Venezia, Dusinelli, 1614, p. 276].
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 821, Misto
Compilatore Ceriotti Luca - Ferretti Chiara
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