Mittente Grillo Angelo Destinatario Alessio, padre frate
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Brescia Luogo di arrivo
Incipit Padre mio, ch'io non voglio dir Reverendo, perché un'altra
Contenuto e note Angelo Grillo scrive a un "padre frate Alessio" rincuorandolo per i suoi "nuovi disgusti". Lo invita a usare la virtù religiosa della pazienza, ma anche a non lasciar del tutto correre, affinché "certi arrogantelli" non si azzardino a farsi del tutto insolenti. Gli consiglia anche di prendere in considerazione l'eventualità di farsi trasferire in un'altra città. [La lettera compare in stampa a partire da Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1602; è databile negli anni 1580-1585, nei quali la residenza monastica di Grillo fu in S. Faustino di Brescia]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Duolsi de' disgusti, che sono dati a questo Padre, lo consiglia, come abbia da procedere con gli arroganti, e se gli offerisce in procacciargli altra stanza."].
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 818, Misto
Compilatore Ceriotti Luca - Ferretti Chiara
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