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Mittente |
Grillo Angelo |
Destinatario |
Pontevico Silvio |
Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
San Benedetto Po |
Luogo di arrivo |
[Mantova] |
Incipit |
Accetto le soverchie lodi, che Vostra Signoria mi dà, più tosto |
Contenuto e note |
Angelo Grillo replica a Silvio Pontevico accettandone le lodi, ma protestando i propri meriti inferiori all’eloquenza dell’amico. Critica aspramente la condotta di certa persona, le cui maniere hanno "potuto far violenza alla modestia del signor N.". La "modestia" e la "prudenza" dell'offensore gli erano state elogiate da [Giovanni Battista] Cavallara: non sa spiegarsi come egli possa essersi rivelato ora sotto tanto diversa luce: dubita che non sia come le "volpi di Sansone", col fuoco alla coda, che "dovunque andavano, il fuoco accendevano". A San Benedetto Po, non si ripromette altro se non ciò che piacerà ai suoi superiori, e in particolare di dedicare grande impegno ai propri studi. Manda saluti ad alcuni comuni, non meglio precisati, amici mantovani e in particolare ad Antonio [Beffa Negrini?]. [La lettera compare in stampa a partire da Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1604; è databile agli anni 1578-1579, come precisato da Elio Durante e Anna Martellotti, Don Angelo Grillo O.S.B. alias Livio Celiano poeta per musica del secolo decimosesto, Firenze, Spes, 1989, p. 85]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Si umilia alle lodi attribuitegli, biasima le maniere di non so chi, dà conto di sé stesso, e d'alcune altre cose."]. |
Fonte o bibliografia |
Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 817, Misto |
Compilatore |
Ceriotti Luca - Ferretti Chiara |
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