Mittente Grillo Angelo Destinatario Spinola Mauro, don
Data Tipo data
Luogo di partenza Genova Luogo di arrivo Al Boschetto [abbazia di S. Nicolò del Boschetto, Genova]
Incipit Lagrime veramente giuste, et degne di compassione son quelle, che Vostra Paternità
Contenuto e note Angelo Grillo scrive a don Mauro Spinola per consolarlo della morte del fratello Valerio. Grillo inizia la lettera elogiando il defunto, che è degno di pianto quanto era degno di amore, quindi scrive a don Mauro che non può fare altro che essergli compagno nel dolore. Grillo prosegue scrivendo che la cristiana fine nella quale è morto Valerio è stata tale che si può definire garanzia di quella gloria che spetta a chi ben muore; aggiunge che, secondo lui il più delle volte, ben muore chi muore giovane. A molti ha nociuto una lunga vita, in quanto ha diminuito la gloria o tolto il regno dell'eterna gioventù. Continua scrivendo a don Mauro che se l'uomo non è che la sua anima e il corpo solo una sua ombra, non dovrà cercare suo fratello nell'ombra di quel cadavere, ma nella sua anima dove è a lui congiunto per amore. [Trovandosi la lettera nel secondo libro dell'edizione Venezia, Ciotti, 1604 possiamo evincere che la lettera sia stata scritta tra il 1594 e il 1598]. [Pubblicata anche in Bartolomeo Zucchi, 'L'idea del segretario', vol. IV, Venezia, Dusinelli, 1614, pp. 160-161]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "A me sembra, che l'Autore superi se stesso in questo genere, et in spezie in questa lettera nel consolar l'un frattello per la morte dell'altro."]
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 37, Consolazione
Compilatore Carlini Serena
vai al documento
Torna all’elenco dei risultati