Mittente Battista Giuseppe Destinatario Aprosio Angelico
Data 18/4/1651 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Napoli Luogo di arrivo
Incipit Compatirà la gentilezza di Vostra Paternità
Contenuto e note Battista afferma di aver recuperato la 'Sferza poetica' [Venezia, Guerigliana, 1643] e la seconda parte del 'Veratro' [Venezia, Leni, 1645] da [Marco Aurelio] Severino (Severini) ed è in attesa che l'Aprosio gli mandi la seconda parte di quest'ultima opera. Battista rifiuta di entrare in una disputa di natura extraletteraria con il Viperano [Giovanni Battista Noceto] e con [Pietro Francesco] Passerini, ma accetta di inviare un componimento a quest'ultimo; chiede notizie sulla stampa dell''Aristarco catolico' di [Tommaso] Oderico e sollecita l'uscita di alcune opere dell'Aprosio: la 'Talpa plagiaria' [opera rimasta inedita e conservata nel ms. E II 32 della Biblioteca Universitaria di Genova], le 'Annotazioni sopra l'arte degli amanti' [si tratta delle note di commento che l'Aprosio fece all''Arte degli amanti' di Pietro Michiele, già pubblicate a Venezia presso Guerigli nel 1642] e le "Atene d'Italia" [allusione a un repertorio intitolato 'Athenae Italicae' conservato allo stato di abbozzo nel ms. E VIII 15 della Biblioteca Universitaria di Genova].
Fonte o bibliografia Gino Rizzo, Lettere di Giuseppe Battista al padre Angelico Aprosio, "Studi secenteschi", XXXVIII, 1997, pp. 267-318, pp. 286-287.
Compilatore Riga Pietro Giulio
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