Mittente Grillo Angelo Destinatario Fr. P. E. B.
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Genova Luogo di arrivo Crema
Incipit Il Signor Gio. Giorgio Marino mi ha inviato lettera di
Contenuto e note Angelo Grillo scrive a un destinatario indicato soltanto dalla sigla Fr[ate] P[adre?] E. B. [forse dunque un religioso domenicano di stanza a Crema], per consolarlo dopo essere venuto a conoscenza, grazie a una lettera pervenutagli tramite Giovan Giorgio Marino, che in seguito alla partenza dalla città del suo corrispondente, alcune persone ne hanno screditato il nome non avendo avuto il coraggio di affrontarlo di persona. Grillo afferma che la purità e la bontà della vita passata del destinatario rendono testimonianza di quale possa essere la sua vita attuale e che ciò non farà stare zitte le male voci, ma tapperà le orecchie ad altri animi ben composti. Prosegue consigliando al suo corrispondente di rispondere con prudente silenzio e che l'unica vendetta da attuare sia lo sdegno di non volersi vendicare; fare in altro modo sarebbe dare credito e considerazione alle male voci. Conclude dicendo che parlerà della situazione al sopracitato Giovan Giorgio Marino e che non mancherà in nessuna occasione alle leggi dell'amicizia. [Trovandosi la lettera nel libro II dell'edizione Venezia, Ciotti, 1604, possiamo evincere che sia stata scritta tra il 1594 e il 1598]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Lo conforta, dicendo che non si turbi, mentre che altri s'affatica di lacerar a torto il suo nome."]
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 34, Consolazione
Compilatore Carlini Serena
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