Mittente Grillo Angelo Destinatario Stella Lattanzio
Data 1593 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Genova Luogo di arrivo Brescia
Incipit Io, che per le tante morti dei più cari parenti
Contenuto e note Angelo Grillo scrive a Don Lattanzio Stella per consolarlo della morte (a causa di una rissa) di Lodovico [primogenito di Mario Maggi: cfr. la lettera con incipit: "Non posso ritener la penna, che non accompagni il cuore"; la famiglia Stella era imparentata con quella dei Maggi]. Grillo ricorda quando il padre di Lodovico pensava di mandarlo a Napoli presso i fratelli dello scrivente, in modo che stesse lontano dai pericoli. Lodovico era di Brescia ma al momento della morte si trovava a Pavia per studi. Nella lettera Grillo ne allega un'altra destinata a Mario Maggi, padre di Lodovico. Grillo inoltre consola l'amico scrivendo che la morte di Lodovico sarebbe potuta avvenire ancor più prematura o per colpa sua anzichè essere causata da altri. Conclude avvertendo tornerà in seguito sugli altri "particolari" accennati da don Lattanzio in una sua precedente missiva, per uno dei quali, specialmente, si dice in attesa di una "risposta del serenissimo" doge [di Genova, probabilmente Giovanni Agostino Giustiniani Campi], che gli è stata promessa dal nipote di quest'ultimo. [La lettera è pubblicata anche in Bartolomeo Zucchi, 'L'idea del segretario', vol. IV, Venezia, Dusinelli, 1614, pp. 156-157]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Con la solita prudenza porge consolazione al suo Amico."]
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 32, Consolazione
Compilatore Carlini Serena
vai al documento
Torna all’elenco dei risultati