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Mittente |
Grillo Angelo |
Destinatario |
Doria Thomasina (Tomasina) |
Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
Genova |
Luogo di arrivo |
Oneglia (Genova) |
Incipit |
Io vorrei esser migliore artefice di dolore, et di consolatione |
Contenuto e note |
Angelo Grillo scrive a sua cugina, Thomasina [Spinola in] Doria, riguardo la morte del consorte, Giovan Battista [Doria]. Grillo scrive a sua cugina per consolarla della morte del marito, dicendo che bisogna ringraziare la bontà divina che Giovan Battista sia morto di morte naturale, in casa propria e nel proprio letto, cosa rara per chi passa la vita per mare, soggetto a morte per guerra o per naufragio. [La lettera è pubblicata anche da Bartolomeo Zucchi in L'idea del segretario', IV, Consolazione, Venezia, Dusinelli, 1614, p. 147, da cui si evince il luogo di arrivo]. [Trovandosi la lettera nel primo libro dell'edizione Venezia, Ciotti, 1604 possiamo evincere che sia stata scritta tra il 1578 e il 1594; sappiamo inoltre che Genova è stata residenza monastica di Grillo dal 1586-7 al 1593, quindi si potrebbe restringere il lasso di tempo a questi anni]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Consola sua Cugina per la perdita del consorte."] |
Fonte o bibliografia |
Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 30, Consolazione |
Compilatore |
Carlini Serena |
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