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Mittente |
Grillo Angelo |
Destinatario |
Viaro Pietro |
Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
San Benedetto Po |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
È solito delle mosche lasciar le parti sane, et correre |
Contenuto e note |
Angelo Grillo scrive a Pietro Viaro per consolare un amico di questi. Grillo scrive che è comportamento usuale delle mosche lasciare le parti sane e andare a quelle inferme, quindi è meraviglioso che la mosca faccia il suo lavoro andando dall'amico di Pietro, su imperfezioni che tutte insieme dimostrano che è uomo e non angelo. Grillo scrive a Pietro di riferire al suo amico di vivere lieto in quanto vive in gloria del padre e che se ci sono mosche ci sono anche ragni che tessono la tela per prenderle. [Trovandosi la lettera nel primo libro dell'edizione Venezia, Ciotti, 1604 possiamo evincere che sia stata scritta tra il 1578 e il 1594.]. [Nell'ed. Venezia, Giunti-Ciotti, 1612 il luogo di partenza non è presente]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Scrive che l'Amico di questo Signore si debba consolare con le ragioni che prudentemente gli propone."] |
Fonte o bibliografia |
Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 29, Consolazione |
Compilatore |
Carlini Serena |
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