Mittente Grillo Angelo Destinatario Galvagno Giulio
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Mantova Luogo di arrivo Bologna
Incipit Con quali occhi poteva io leggere la lettera di Vostra Signoria se
Contenuto e note Angelo Grillo scrive a Giulio Galvagno riguardo la morte del signor Francesco. Galvagno ha rappresentato così vivamente il suo rammarico per la morte del signor Francesco, che Grillo invece dell'inchiostro ha visto le lacrime. Grillo spera che ora Francesco sia in gloria, perché la vita degli uomini dotti non è che un continuo commento sulla morte. Pensa che Galvagno sia dello stesso parere e che le sue lacrime siano più d'invidia che di compassione. Il signor Francesco era già da molto tempo schivo verso il mondo, e negli ultimi anni aveva progettato di salire al cielo con il mezzo delle sue devote e sante operazioni. [Poiché la lettera è pubblicata nel I libro dell'ed. Venezia, Ciotti, 1604, possiamo evincere che sia stata scritta tra il 1578 e il 1594]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Apporta conforto a questo Gentiluomo addolorato per la morte d'un suo caro."]
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 26, Consolazione
Compilatore Carlini Serena
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