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Mittente |
Grillo Angelo |
Destinatario |
Spinola Giovan Francesco |
Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
Praglia |
Luogo di arrivo |
Genova |
Incipit |
I Privilegi di coloro, che molto vivono, son di veder le morti |
Contenuto e note |
Angelo Grillo scrive a suo nipote, Giovan Francesco Spinola, riguardo la morte di Nicolò Pallavicino. Grillo esordisce dicendo che il privilegio di chi vive a lungo è di vedere le morti di chi è amato da molti. La notizia della morte di Nicolò Pallavicino è stata così improvvisa che Grillo non sapeva se fosse un sogno, in quanto non è stata preceduta da notizie di una malattia o di un incidente, anzi il Pallavicino sembrava godere di buona salute. Grillo scrive che il Pallavicino è morto nel fiore degli anni e senza prole lasciando la moglie, Barbara, la quale avendo avuto la perdita maggiore deve ricevere anche maggiore compassione e aiuto nella consolazione, dai molti parenti e dalla mano divina. [Data la mancanza della lettera nelle edizioni precedenti alla Venezia, Giunti-Ciotti, 1608, possiamo ipotizzare che sia stata scritta tra il 1604 e il 1608: in quel periodo Grillo si trovò a Praglia dal 1607 al 1608, perciò la datazione va situata in questi due anni]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Conduolsi, come nella precedente ha fatto."] |
Fonte o bibliografia |
Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 22, Condoglienza |
Compilatore |
Carlini Serena |
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