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Mittente |
Grillo Angelo |
Destinatario |
Facio (Fazio) Giovan Battista |
Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
Genova |
Luogo di arrivo |
Urbino |
Incipit |
Scrivendomi Vostra Signoria con quella parte, con la quale tanto |
Contenuto e note |
Angelo Grillo scrive al [poeta] Giovanni Battista Fazio (Facio) comunicandogli la morte di Nicolò Mari. [A Genova], quest'acerba perdita ha lasciato tutti affranti: perfino la fortezza del signor Giannettino [Spinola, figlio di Geronima Doria] soccombe alla sofferenza. Avvisa che la scomparsa del Mari ha impedito l'occuparsi di un [non meglio specificato] "negozio" concernente Fazio. E avvisa anche che non gli manderà nuovi suoi componimenti, perché non ne va scrivendo: "Non vi mando nuovi miei parti, perché, sendo pregno di dolore, non posso partorir se non lagrime". [La lettera, in base ad Angelo Grillo, 'Lettere', Venezia, Ciotti, 1604, può essere considerata databile tra il 1594 e il 1598]. [Argomento soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Mostra d'esser molto addolorato della morte d'un Amico."] |
Fonte o bibliografia |
Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 11, Condoglienza |
Compilatore |
Belotti Andrea |
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