Mittente Grillo Angelo Destinatario Spinola Nicolò, suo zio
Data Tipo data assente
Luogo di partenza San Benedetto Po Luogo di arrivo Genova
Incipit Consolator troppo ardito mi dimostrerei io con Vostra Signoria se
Contenuto e note Angelo Grillo porge a Nicolò Spinola, suo zio, le proprie condoglianze per la morte di Gioacchino Spinola. Tale perdita ha colpito entrambi, ma non saranno parole d'uomo a portarvi conforto, bensì la luce della "divina filosofia", che è quel chiaro lume che conduce dallo scoramento alla sopportazione delle disgrazie. [La missiva compare a stampa solo a partire dal 1608 (Angelo Grillo, 'Lettere', Venezia, Giunti, Ciotti e Compagni, 1608) e non nelle precedenti edizioni delle 'Lettere' di Grillo]. [Argomento soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Lodando lo Spinola passa seco la medesima Condoglienza."]
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 5, Condoglienza
Compilatore Belotti Andrea
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