Mittente Calvi Donato Destinatario Magliabechi Antonio
Data 10/11/1677 Tipo data Effettiva
Luogo di partenza Bergamo Luogo di arrivo [Firenze]
Incipit Va' pegra la penna mia in corrisponder alla somma gentilezza
Contenuto e note [Autografa] Fra le novità editoriali segnalate da Magliabechi, Donato Calvi ritiene che saranno di particolare interesse per gli studiosi [di Bergamo] e per lui stesso le "opere di S. Agostino" [l'allusione più probabile è all’edizione maurina dell’'Opera omnia' di Agostino, iniziata a Parigi nel 1679]. Segnala che un mercante gli ha promesso di portare la sua 'Effemeride [sagro profana di quanto di memorabile sia successo in Bergamo, sua Diocese e territorio', voll. I e II, Milano, Vigone, 1676; vol. III, Milano, Vigone 1677] a Bologna da dove Calvi troverà "chi la diriga a Firenze". Presume di aver ricopiato per la stampa entro la fine dell'inverno il suo "Diario istorico di Maria Vergine" [rimasto inedito e in questa lettera indicato, per la prima volta nell'epistolario, col suo titolo presumibilmente definitivo] che sarà "almeno in due tomi". Vi farà seguito un [non pervenuto] 'Proprinomio apostolico' di cui tiene "la materia ammassata". Porge il reverente saluto dei padri [Angelo] Finardi, [Giovanni Francesco] Benvenuti e del dottore [Niccolò] Biffi.
Fonte o bibliografia Marco Bernuzzi, 'Trovandomi in finibus terrae. Lettere inedite di Donato Calvi ad Antonio Magliabechi', in 'Testimoni dell'ingegno. Reti epistolari e libri di lettere nel Cinquecento e nel Seicento', a cura di Clizia Carminati, Sarnico, Edizioni di Archilet, 2019, p. 484
Compilatore Bernuzzi Marco - Poli Michele
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