|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Domenichi Lodovico |
Destinatario |
Arnolfini Vincenzo |
Data |
12/3/1562 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
|
Incipit |
Per fuggir l'ocio in qualche honesto modo |
Contenuto e note |
Dedica [o, per meglio dire, offre di dedicare, in cambio di adeguato finanziamento] i suoi 'Dialoghi' [di lì a poco stampati a Venezia, Giolito de' Ferrari, 1562] all'Arnolfini [facoltoso mercante lucchese legato ai circoli eterodossi della città toscana]. Nella stesura dell'opera, confessa di avere "piglia[to] occasione et suggetto" sia da Plutarco, da Ovidio e dal Platina [Bartolomeo Sacchi], sia da autori "più nuovi anchora". Descrive le finalità di questo suo lavoro letterario specialmente indicando l'intento di "ragionare delle viziose corti del nostro secolo", il che non gli impedisce tuttavia di sottolineare il fatto di poter individuare [a suo dire] altro dedicatario persino in Cosimo I Medici. |
Fonte o bibliografia |
Enrico Garavelli, Per Lodovico Domenichi. Notizie dagli archivi, "Bollettino storico piacentino", XCVI, 2001, pp. 204-206 |
Compilatore |
Ceriotti Luca |
|
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|