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Mittente |
Tolomei Claudio |
Destinatario |
Bini Giovanfrancesco |
Data |
27/4/ |
Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Udii dir non so a chi, ma 'l detto scrissi, come voi eravate rimaso ammalato in Cesena |
Contenuto e note |
Tolomei si rallegra della ritrovata salute del Bini e gli intima di non morire proprio ora "che si spera una buona ricolta" [con allusione a qualche opera che il Bini sta per terminare: aggiunge infatti una citazione greca la cui trad. è "bisogna salvaguardare la salute non per paura della morte ma per non creare impedimento alle gioie della speculazione"]. Sollecita poi un servizio già richiesto e cioè l'invio di alcune lettere urgenti dello stesso Tolomei a Lione; allo scopo aggiunge il pagamento anticipato per quanto richiesto [probabilmente questa lettera è stata concepita per accompagnare quel denaro]. Tolomei chiude la lettera chiedendo al Bini di salutargli "Maestro Ferrando Balamio". |
Fonte o bibliografia |
Claudio, Tolomei, De le lettere di messer Claudio Tolomei libri sette con una breve dichiarazione in fine di tutto l’ordin de l’ortografia di questa opera, Venezia, Gabriel Giolito de Ferrari, 1547, c. 40r |
Compilatore |
Carlessi Mario |
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