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Mittente |
Tolomei Claudio |
Destinatario |
Monterchi Francesco |
Data |
5/12/1543 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Mandovi la copia di due lettere, le quali come vedete vanno a questi due gran Principi de Christiani |
Contenuto e note |
Al “carissimo amico” Monterchi [che in effetti visse lungamente a stretto contatto con il T.: faceva anch'egli parte dell'Accademia della Virtù e farà parte della segreteria del ducato di Parma e Piacenza, nel quale il Tolomei, dalla creazione del ducato nel 1545, fu presidente del Consiglio Supremo di Giustizia], che eccelle nell’arte calligrafica, Tolomei chiede di riscrivere in bella grafia due lettere destinate ai “due gran Principi de Christiani” [al papa Paolo III e all'imperatore Carlo V]. Le lettere, indirizzate a cotali destinatari, sono di massima importanza, non solo per i diretti interessati, ma per tutti i “Christiani”. Per questo, ritenendole con modestia non sufficientemente adeguate sul piano letterario, Tolomei chiede all’amico di abbellirle almeno sul piano formale, come quel discepolo di Apelle che, dovendo dipingere Elena e non potendo riprodurne la bellezza, almeno l’ha dipinta ricca [episodio che Tolomei riporta anche nel ?Cesano? (Venezia, Giolito de Ferrari, 1555)]. |
Fonte o bibliografia |
Claudio, Tolomei, De le lettere di messer Claudio Tolomei libri sette con una breve dichiarazione in fine di tutto l’ordin de l’ortografia di questa opera, Venezia, Gabriel Giolito de Ferrari, 1547, c. 34r |
Compilatore |
Carlessi Mario |
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