Mittente Tolomei Claudio Destinatario Grimaldi Giovambattista
Data 11/2/1546 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Piacenza Luogo di arrivo Genova
Incipit Non vorrei che l'esser voi a Genova, ed io a Piacenza, fusse cagione di silenzio tra noi
Contenuto e note Tolomei si scusa con l'amico per la scarsa frequenza della loro corrispondenza [è il 1546, da circa un anno il Tolomei è presidente del Consiglio Supremo di Giustizia del ducato di Parma e Piacenza, al seguito del duca Pier Luigi Farnese, figlio di papa Paolo III. Probabilmente questo nuovo impegno lavorativo (che il Tolomei non ha mai nascosto di non apprezzare) lascia poco tempo al T. per corrispondere ad ogni "debito e desiderato offizio verso gli amici"] e ricorda all'amico l'invito - rivolto al Grimaldi già in una precedente lettera, della quale al Tolomei non è pervenuta risposta - per le "giostre" e "feste" del Carnevale venturo.
Fonte o bibliografia Claudio, Tolomei, De le lettere di messer Claudio Tolomei libri sette con una breve dichiarazione in fine di tutto l’ordin de l’ortografia di questa opera, Venezia, Gabriel Giolito de Ferrari, 1547, c. 32v
Compilatore Carlessi Mario
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