|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Bona Giovanni |
Destinatario |
[Tesauro] [Emanuele] |
Data |
17/7/1674 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
[Torino] |
Incipit |
La stima grande, con la quale ho sempre venerata la virtù |
Contenuto e note |
Il cardinale Giovanni Bona risponde a una precedente lettera di Emanuele Tesauro [mandata da Torino il 28/6/1674, incipit "Trovomi ancora contabile di umilissimi ringraziamenti della benignità"], rallegrandosi del fatto che il suo consiglio è stato d’aiuto per una questione giudiziaria del suo interlocutore. La “stima” che il cardinale ha sempre nutrito per “le virtù, et il merito” di Tesauro lo ha spinto volentieri a impegnarsi per “comporre le differenze vertenti” tra questi e il “Monsignore Vescovo di Fossano” [Clemente Ascanio Trotti]. [La disputa legale era nata molti anni prima, e riguardava i diritti su una prebenda]. Ora “gode sommamente” che questa lite sia terminata [sentenza della Sacra Rota del 4/6/1674] con “scambievole soddisfattione d’ambe le parti”. Conclude accettando con gratitudine i ringraziamenti mandatigli da Tesauro e si dichiara sempre pronto ad adoperarsi “di buon cuore in ogni occorrenza”. |
Fonte o bibliografia |
Torino, Archivio di Stato, Sezione Corte, Materie politiche per rapporto all’interno, Principi di Savoia-Carignano, Categoria LIX. Eredità Tesauro, Mazzo 3, n° 9/2; cfr. Maicol Cutrì, ‘Per una ricostruzione dell’epistolario di Emanuele Tesauro (con inediti)’, “Studi secenteschi”, LXII, 2021, in corso di pubblicazione. |
Compilatore |
Cutrì Maicol |
|
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|

|
|
|
|
|
|
|
|