|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Tesauro Emanuele |
Destinatario |
Leti Gregorio |
Data |
1669 |
Tipo data |
Congetturale |
Luogo di partenza |
[Torino] |
Luogo di arrivo |
Ginevra |
Incipit |
Son prevenuto dalla sua cortesia per gratia, che m’era trovato due anni a dietro |
Contenuto e note |
Emanuele Tesauro scrive a Gregorio Leti per ringraziarlo dell’invio di “due esemplari del Sisto V” [la parte prima e seconda di quella che, data alle stampe, sarà: ‘Vita di Sisto V, Pontefice Romano, scritta dal signor Geltio Rogeri, all’istanza di Gregorio Leti’, Losanna, per Gregorio Gree, 1669] e della lettera che li accompagna, ricca di “fioritissime espressioni” [riportata nel volume citato nel campo Fonte, pp. 115-117]. Tesauro si scusa di non avere mai scritto prima al Leti, nonostante “due anni a dietro” [si congettura il 1667] Monsignor d’Acquapendente [Agostino Francesco Nicola Leti] lo avesse supplicato “con le più vive preghiere” di prodigarsi per salvare Leti “della sua caduta nel profondo lago infernale” [riferimento all’abiura del cattolicesimo romano e alla conversione al calvinismo maturata a Losanna nel 1659 con il matrimonio di Maria Guérin]: le considerazioni del Cavalier [Emanuele Filiberto] Panealbo lo avevano infatti dissuaso a intraprendere un’impresa in cui molti avevano già fallito, e a testimonianza di ciò, allega per il Leti la lettera [a noi non pervenuta] che scrisse al Monsignor d’Acquapendente per informarlo della sua decisione. Aggiunge quindi di aver ricevuto il dono di Leti “lunedì scorso per mezzo del figlio del signor Bartolomeo Zavatta” [stampatore torinese delle principali opere di Tesauro]: questi aveva trasmesso di persona al Leti [durante un presunto viaggio a Ginevra] l’interesse di Tesauro per la biografia di Sisto V, suscitato dal ricordo che il padre [Alessandro Tesauro] aveva conosciuto “molto in particolare questo Pontefice nel tempo che fu Cardinale” [dal 1570 al 1585]. Conclude elogiando la “vaghezza dello stile”, “l’intrecciatura di tanti curiosi euvenimenti”, ma soprattutto la moderazione e la prudenza con cui un calvinista ha saputo scrivere la vita di un papa. [La data può essere congetturata in base alla pubblicazione della ‘Vita di Sisto V’, avvenuta nel 1669 e data per imminente. Non si conoscono manoscritti della lettera, quindi non è da escludersi che ci si trovi di fronte a un falso del Leti]. |
Fonte o bibliografia |
Gregorio Leti, ‘Lettere di Gregorio Leti, sopra differenti materie, con le proposte e risposte’, parte prima, Amsterdamo, appresso Georgio Gallet, 1700, pp. 118-121, lettera XVII; Maicol Cutrì, ‘Per una ricostruzione dell’epistolario di Emanuele Tesauro (con inediti)’, “Studi secenteschi”, LXII, 2021, lettera 2, in corso di pubblicazione. |
Compilatore |
Cutrì Maicol |
|
 vai al documento
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|