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Mittente |
Della Casa Giovanni |
Destinatario |
Cervini degli Spannocchi Marcello |
Data |
25/2/1548 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
Bologna |
Incipit |
Messer Astorre dalla Volta per quello che noi siamo avisati era malato |
Contenuto e note |
Il nunzio Giovanni Della Casa informa Marcello Cervini degli Spannocchi [futuro papa Marcello II], legato pontificio al Concilio di Trento, che "Astorre dalla Volta" [Della Volta] è gravemente malato [vedi anche la lettera: "Io hebbi la lettera di Vostra Signoria Illustrissima per mano di Messer Marco Antonio Maffei"]. Astorre ha due fratelli: il primo, Achille [Della Volta], che vuole intraprendere la carriera ecclesiastica, e il secondo "Marco Antonio" [Marcantonio Della Volta], che da tre anni è segretario di Della Casa. Il nunzio raccomanda dunque quest'ultimo per la carica dei "Quaranta" a Bologna [Quaranta consiglieri o Riformatori dello Stato di Bologna], nel caso in cui Astorre dovesse morire [Astorre ricopriva la carica dal 1536]. Nonostante Cervini abbia sicuramente avuto un confronto con "Nostro Signore" [Paolo III, al secolo Alessandro Farnese] per l'eventuale nomina, prega il cardinale di prendere in considerazione la sua proposta: [la nomina dei Quaranta spettava infatti al pontefice. Cervini risponderà alla presente lettera il 29 febbraio: "Avanthieri ricevei la lettera di Vostra Signoria Reverenda de’ 25, alla quale non m’occorre risponder". La missiva è autografa di Giovanni Della Casa]. |
Fonte o bibliografia |
Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, pp. 277-279 (nr. 195) |
Compilatore |
Tani Irene |
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