Mittente Benci Trifone Destinatario Della Casa Giovanni
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Luogo di arrivo [Venezia]
Incipit Ho avuto piacere di essere stato arido perché monsignor Reverendissimo
Contenuto e note Il segretario al Concilio di Trento, Trifone Benci, si rallegra che "monsignor Reverendissimo" [Giovanni Maria Del Monte, futuro papa Giulio III] abbia preferito scrivere spesso di propria mano al nunzio apostolico Giovanni Della Casa. Benci aggiunge che "monsignor d'i Minori" [dovrebbe trattarsi di Ambrogio Catarino Politi, nominato anche nella lettera del 15 luglio 1547: "Manda il mio Monsignor de’ Minori un suo creato a far stampare alcune opere pertinenti alle verità"] ricorda a Della Casa che il 18 si stamperà l'opera di [Domingo de] "Soto". Benci chiede al nunzio di scrivere a "Mattheo Amorini" [Matteo Amorini, bancario] per far fronte alle proprie ristrettezze economiche e aiutare la propria madre. [Autografa di Benci, la lettera è priva di datazione e sottoscrizione (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.). Tuttavia, in base all'informazione contenuta sulla pubblicazione di Soto, la missiva dovrebbe essere successiva alla lettera del 15 novembre 1547, nella quale Del Monte approva l'autorizzazione della stampa rilasciata da Della Casa, vedi: "Alla lettera di Vostra Signoria Reverenda de' IX non occorre altra risposta". A tal proposito cfr. anche la lettera: "Le ultime di Vostra Signoria Reverenda furono d'i XXVI del passato comparse"].
Fonte o bibliografia Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, pp. 263-264 (nr. 182)
Compilatore Tani Irene
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