Mittente Cervini degli Spannocchi Marcello Destinatario Della Casa Giovanni
Data 4/8/1548 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Venezia
Incipit Vostra Signoria Reverenda deve a quest’hora haver inteso come il priore de la Trinità
Contenuto e note Il legato pontificio al Concilio di Trento, Marcello Cervini degli Spannocchi [futuro papa Marcello II] scrive da Roma al nunzio Giovanni Della Casa per informarlo sull'opera intrapresa dal "priore della Trinità di Venezia" [Andrea Lippomano, fratello di Pietro, il quale dal 1512 era priore del convento dei cavalieri teutonici della Trinità, a Venezia, nel sestiere di Dorsoduro]. Lippomano ha infatti deciso di rinunciare al proprio beneficio ecclesiastico, che sarà diviso in due parti: una destinata ai suoi parenti, l'altra a un'opera pia. Questa opera consisterà nella fondazione di un collegio a "Padua" [Padova], dove Lippomano ha estinto il "priorato di Santa Maria Madalena" [Santa Maria Maddalena], e di un secondo a Venezia. Entrambi i collegi saranno affidati alla Compagnia di Gesù. Cervini chiede quindi al nunzio che faccia in modo che l'"Illustrissima Signoria" [la Repubblica di Venezia] non ostacoli l'operazione. [Cervini era stato chiamato nuovamente a Roma a metà maggio 1548, vedi la lettera: "La lettera de Vostra Signoria Reverenda de’ 19 comparse hiersera con gli avvisi d’Augusta". Per quanto riguarda Lippomano, nel 1545 Paolo III aveva approvato la cessione, ma si doveva attendere la convalida da parte del senato veneziano, che sancì la donazione nel 1548 (cfr. Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, p. 257, nota 1025). Della Casa risponderà a Cervini con la lettera dell'11 agosto: "Se io non ho fatto fino a qui più efficace offitio che tanto", cui segue la replica del legato del 25 agosto: "Rispondendo alla lettera di Vostra Signoria Reverenda de’ XI, la ringratio del bon et efficace offitio che promette". La lettera è di mano di un segretario, mentre la firma di Cervini è autografa (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.)].
Fonte o bibliografia Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, pp. 256-257 (nr. 176)
Compilatore Tani Irene
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