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Mittente |
Del Monte Giovanni Maria |
Destinatario |
Della Casa Giovanni |
Data |
11/6/1548 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Bologna |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Alla lettera di Vostra Signoria Reverenda portata per il procaccio passato non ho che rispondere |
Contenuto e note |
Il legato pontificio al Concilio di Trento, Giovanni Maria Del Monte [futuro papa Giulio III] ha ricevuto la lettera di Giovanni Della Casa. Si sta attendendo il ritorno di "Santa Croce" [Marcello Cervini degli Spannocchi, futuro Marcello II] e la decisione di "Nostro Signore" [Paolo III, al secolo Alessandro Farnese] sul Concilio. [Cervini era partito per Roma il 17 maggio, chiamato da Paolo III per discutere della traslazione del Concilio; cfr. lettera del 23 maggio 1548: "La lettera de Vostra Signoria Reverenda de’ 19 comparse hiersera con gli avvisi d’Augusta"]. È arrivato a Bologna "Monsignor Dandino" [Girolamo Dandini, nunzio in Francia fino al 1547, poi richiamato per affiancare Michele Dalla Torre], il quale si sta recando dal "Re christianissimo" [Enrico II di Francia]. [La lettera è di mano del segretario del Concilio, Angelo Massarelli, mentre la firma è autografa (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.)]. |
Fonte o bibliografia |
Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, p. 254 (nr. 173) |
Compilatore |
Tani Irene |
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