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Mittente |
Del Monte Giovanni Maria |
Destinatario |
Della Casa Giovanni |
Data |
23/5/1548 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Bologna |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
La lettera de Vostra Signoria Reverenda de’ 19 comparse hiersera con gli avvisi d’Augusta |
Contenuto e note |
Il legato pontificio al Concilio di Trento, Giovanni Maria Del Monte [futuro papa Giulio III] ha ricevuto la lettera del 19 [maggio 1548] del nunzio Giovanni Della Casa con gli aggiornamenti da Augusta [la missiva non è conservata in Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 14830]. Il mercoledì precedente [ovvero il 16 maggio] è giunto un corriere, inviato da "Nostro Signore" [Paolo III, al secolo Alessandro Farnese], con l'ordine per il "Cardinale Santa †" [Marcello Cervini degli Spannocchi, futuro Marcello II] di recarsi immediatamente a Roma. Cervini è partito il giorno successivo e quindi dovrebbe essere già giunto a destinazione. Da Augusta è stata recapitata a Del Monte una lettera del 16 [maggio] del "Vescovo de Chissamo" [Prospero Santacroce], nella quale Santacroce afferma di essere arrivato alla corte cesarea l'11 e di essere stato ricevuto il 15 [maggio], ovvero poche ore dopo che "Sua Maestà" [Carlo V] aveva pubblicato "l'Interim" [d'Augusta]: Carlo V si è giustificato dicendo di non potere prolungare ulteriormente la "Dieta" [di Augusta]. Del Monte raccomanda a Della Casa "messer Trifone" [Benci, segretario del Concilio], il quale dovrebbe essere già [a Venezia]. [La lettera è di mano del segretario del Concilio, Angelo Massarelli, mentre la firma è autografa (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.)]. |
Fonte o bibliografia |
Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, pp. 252-253 (nr. 171) |
Compilatore |
Tani Irene |
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