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Mittente |
Della Torre Michele |
Destinatario |
Del Monte Giovanni Maria; Cervini degli Spannocchi Marcello |
Data |
29/4/1548 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Villeneuve-l’Archevêque |
Luogo di arrivo |
[Bologna] |
Incipit |
Per la presente non mi occorre dire altro se non che spero |
Contenuto e note |
Il nunzio Michele Della Torre invia gli ultimi aggiornamenti ai legati pontifici al Concilio di Trento, Giovanni Maria Del Monte [futuro papa Giulio III] e Marcello Cervini degli Spannocchi [futuro papa Marcello II]. In particolare spera di poter presto scrivere a Roma che il "Re" [Enrico II di Francia] ha "levato gli abusi introdutti in questo Regno in gran pregiuditio dell’auttorità et libertà ecclesiastica". Questa notizia dovrà essere di conforto a "Sua Santità" [Paolo III, al secolo Alessandro Farnese] e dimostrare la fedeltà del re alla Sede apostolica. [Si tratta di una copia parziale della lettera spedita da Dalla Torre da "Villamor", cioè Villeneuve-l’Archevêque, ai legati, e da questi inviata a Giovanni Della Casa insieme alla loro del 14 maggio 1548: "In ricompensa delle nuove di Levante che Vostra Signoria Reverenda ci scrisse per la sua di V" e a un'altra lettera di Della Torre del 21 aprile: "Monsignor di Verona partirà domattina per Brest in Brettagna, dove s’ha da fare". La presente copia è di mano di Trifone Benci, segretario del Concilio (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.)]. |
Fonte o bibliografia |
Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, pp. 251-252 (nr. 170) |
Compilatore |
Tani Irene |
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