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Mittente |
Del Monte Giovanni Maria; Cervini degli Spannocchi Marcello |
Destinatario |
Della Casa Giovanni |
Data |
7/5/1548 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Bologna |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Per il presente procaccio non havemo altro che scrivere a Vostra Signoria Reverenda se non che giovedì |
Contenuto e note |
I legati pontifici al Concilio di Trento, Giovanni Maria Del Monte [futuro papa Giulio III] e Marcello Cervini degli Spannocchi [futuro papa Marcello II] riportano gli ultimi aggiornamenti al nunzio Giovanni Della Casa. In particolare riferiscono che il giovedì precedente [3 maggio 1548] è giunto [a Bologna] "Monsignor de Chissamo" [Prospero Santacroce] e che il sabato [5 maggio 1548] è partito verso la Germania [in qualità di legato, cfr. la lettera del 30 aprile 1548: "Ricevemmo la lettera di Vostra Signoria Reverenda d’i XXI insieme con li avisi"]. Al riguardo, i legati suppongono che il nunzio abbia ricevuto da Roma i dettagli dell'ambasciata. Inviano in allegato un plico indirizzato a Della Casa da parte del "nuncio di Francia" [Michele Dalla Torre] e consegnato ai legati dal "Signor ambassiatore" [l'ambasciatore francese Claude d'Urfé. La lettera è di mano del segretario del Concilio, Angelo Massarelli, mentre le firme sono dei legati (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.)]. |
Fonte o bibliografia |
Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, p. 249 (nr. 167) |
Compilatore |
Tani Irene |
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