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Mittente |
Del Monte Giovanni Maria; Cervini degli Spannocchi Marcello |
Destinatario |
Della Casa Giovanni |
Data |
30/4/1548 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Bologna |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Ricevemmo la lettera di Vostra Signoria Reverenda d’i XXI insieme con li avisi |
Contenuto e note |
I legati pontifici al Concilio di Trento, Giovanni Maria Del Monte [futuro papa Giulio III] e Marcello Cervini degli Spannocchi [futuro papa Marcello II] hanno ricevuto la lettera del nunzio Giovanni Della Casa del 21 [aprile 1548: la missiva non è conservata in Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 14830]. A tal proposito il cardinale Del Monte suggerisce di non dare troppo credito alle informazioni che provengono da "Mantua" [Mantova]. Supponendo che il nunzio sia già stato informato da Roma, i legati riportano brevemente le ultime notizie dalla Germania. In particolare riferiscono che "l'Imperatore" [Carlo V] ha approntato l'Interim [di Augusta]. Aggiungono che "Nostro Signore" [Paolo III, al secolo Alessandro Farnese] avrebbe intenzione di mandare alla corte cesarea "Prospero Santa Croce" [Santacroce, vescovo di Chissamo] per discutere dell'invio dei legati in Germania [forse si riferisce qui alla richiesta avanzata da Carlo V dopo la traslazione del Concilio a Bologna, vedi lettera del 29 marzo 1548: "Hoggi ho ricevuta la lettera di Vostra Signoria Reverenda de’ 23 con una alligata". La lettera è trascritta da Trifone Benci, segretario del Concilio, le firme sono autografe dei legati (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.)]. |
Fonte o bibliografia |
Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, p. 248 (nr. 166) |
Compilatore |
Tani Irene |
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