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Mittente |
Del Monte Giovanni Maria; Cervini degli Spannocchi Marcello |
Destinatario |
Della Casa Giovanni |
Data |
12/3/1548 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Bologna |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Alla lettera di Vostra Signoria Reverenda d’i VII non ci occorre di rispondere altro |
Contenuto e note |
I legati pontifici al Concilio di Trento, Giovanni Maria Del Monte [futuro papa Giulio III] e Marcello Cervini degli Spannocchi [futuro papa Marcello II] hanno ricevuto la lettera del nunzio Giovanni Della Casa del 7 [marzo 1548: la missiva non è conservata in Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 14830]. Come forse il nunzio saprà, "Giuliano Ardinghelli" [segretario privato e uomo di fiducia del cardinale Alessandro Farnese] si sta recando alla corte cesarea. Ardinghelli è passato da [Bologna] il venerdì precedente [9 marzo], diretto dal "Reverendissimo di Trento" [Cristoforo Madruzzo] per incarico del [cardinale Alessandro] Farnese. Il giorno precedente è giunto a Bologna anche "un francese", inviato dal "Re christianissimo" [Enrico II, re di Francia] a "Nostro Signore" [Paolo III, al secolo Alessandro Farnese]. È giunta notizia della morte di "Stephano" [Stefano] Colonna [di Palestrina, condottiero morto a Pisa l'8 marzo 1548]. [La lettera è trascritta da Trifone Benci, segretario del Concilio, mentre le firme sono autografe dei legati (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.)]. |
Fonte o bibliografia |
Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, p. 236 (nr. 153) |
Compilatore |
Tani Irene |
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