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Mittente |
Del Monte Giovanni Maria; Cervini degli Spannocchi Marcello |
Destinatario |
Della Casa Giovanni |
Data |
27/2/1548 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Bologna |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Alla lettera di Vostra Signoria Reverenda d’i 22 non occorre altra risposta |
Contenuto e note |
I legati pontifici al Concilio di Trento, Giovanni Maria Del Monte [futuro papa Giulio III] e Marcello Cervini degli Spannocchi [futuro papa Marcello II] hanno ricevuto la lettera del nunzio Giovanni Della Casa del 22 [febbraio: la missiva non è conservata in Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 14830]. Al riguardo si dichiarano soddisfatti di quanto fatto [a Venezia] circa la questione dei "predicatori" [vedi anche la lettera "Doppo le ultime nostre a Vostra Signoria Reverenda che furono d'i XIII"]. Per quanto concerne il Concilio, [il 25 febbraio] è giunto un pubblico ufficiale con un breve di "Nostro Signore" [Paolo III, al secolo Alessandro Farnese] sulla traslazione del Concilio. Lo stesso ufficiale è partito il giorno seguente per consegnare il breve ai prelati che sono rimasti a Trento [cfr. la lettera del 3 marzo 1548: "Non havendo havute per il procaccio passato lettere di Vostra Signoria Reverenda"]. Il pontefice ha chiesto ai legati di nominare una delegazione da inviare [a Roma] per la difesa del trasferimento della sede conciliare. [Per la composizione della delegazione vedi la citata lettera del 3 marzo 1548]. [La lettera è di mano di un segretario, mentre le firme sono autografe (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.)]. |
Fonte o bibliografia |
Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, pp. 230-231 (nr. 148) |
Compilatore |
Tani Irene |
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