Mittente Loredano Giovan Francesco Destinatario Aprosio Angelico
Data 3/6/1656 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo Ventimiglia
Incipit Ero geloso della sua gratia, mentre per tanto tempo mi fa sospirar
Contenuto e note Era tempo che il Loredano sospirava una lettera dall’Aprosio e gioisce di riceverne una. Ma crede che l’Aprosio accampi una scusa quando dice d’avergli scritto e di non aver ricevuta risposta. Non sa il Loredano quanti suoi libri stampati l’Aprosio già possegga ma, se questi gli manderà una lista di quelli che già ha, gli farà avere subito i mancanti “insieme con un libro francese traddotto dal signor cavagliere Giblet” [forse l’‘Historia catalana trasportata dal francese dal sig. Gio. Francesco Loredano nobile veneto’, Venezia, Guerigli, 1656]. Benché perduto tra le pubbliche occupazioni e le cure domestiche, Loredano avrà sempre memoria del suo corrispondente, al quale raccomanda di salutargli il sig. [Tommaso] Oderico.
Fonte o bibliografia G. L. Bruzzone, L’amicizia fra due letterati seicenteschi: Gio Francesco Loredano e P. Angelico Aprosio, “Atti dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti”, CLIII (1994-1995), p. 372 (lettera XXXII). Fonte manoscritta: Genova, Biblioteca Universitaria, ms. E.V.19, Lettere del famosissimo Loredano al P. Fra Angelico Aprosio Agostiniano
Compilatore Giulietti Renato
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