Mittente Della Casa Giovanni Destinatario Del Monte Giovanni Maria
Data 7/12/1547 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo [Bologna]
Incipit La lettera di Vostra Signoria Reverendissima et Illustrissima de’ 28 di novembre
Contenuto e note Il nunzio Giovanni Della Casa ringrazia il legato pontificio al Concilio di Trento, Giovanni Maria Del Monte [futuro Giulio III], per la lettera del 28 [novembre: "Hiersera comparse la di Vostra Signoria Reverenda d’i 23, in risposta della quale"]. Della Casa si lamenta con il cardinale che la condanna di "fra Baldo" [Baldo Lupetino d'Albona, frate francescano sostenitore delle idee luterane] non sia stata avallata dagli "Illustrissimi Signori" [i membri del governo di Venezia] e che questo abbia a che fare con la riscossione delle decime. [Le decime del clero erano concesse dal pontefice alla Serenissima per finanziare le guerre contro l'Impero ottomano; della loro riscossione si occupava il Collegio dei XX Savi alle decime di Rialto, al quale partecipava anche il nunzio. Paolo III aveva concesso le decime nell'aprile 1547, cfr. Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, p. 212, nota 822]. Per il momento Della Casa ha preferito scrivere a Roma solo del problema delle decime, anche se teme si potrà ottenere poco, nonostante "Nostro Signore" [Paolo III, al secolo Alessandro Farnese] "ne habbia parlato al christianissimo oratore". A Venezia si attende l'esito della trattativa del "Reverendissimo di Trento" [Cristoforo Madruzzo]. [In questo momento infatti Madruzzo si trovava a Roma, su incarico di Carlo V, per chiedere che fosse riportata la sede del Concilio a Bologna. Il pontefice aveva convocato a tal proposito Marcello Cervini degli Spannocchi, futuro Marcello II, legato al Concilio di Trento, cfr. Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, lettere 117, 118, 120, 122, 123, 126, 128, 135, 139 e 145]. Della Casa aggiunge che è passato da Venezia un francese, proveniente da Roma, per "l'ambasciator" [Jean de Morvillier] del "Re christianissimo" [Enrico II di Francia] e che adesso è partito per la Germania. Conclude informando Del Monte che [Giovanni] Salviati da tempo si trova in Friuli e forse è atteso a Padova dai "Signori Grimani" [famiglia veneziana, cui appartengono anche Marino e Giovanni, entrambi patriarchi di Aquileia]. [Si tratta di una minuta di mano di Erasmo Gemini, segretario di Della Casa (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.). Del Monte risponde con la lettera del 12 dicembre 1547: "Il Reverendo monsignor Mignanello passò de qui non hierlaltro et partì"].
Fonte o bibliografia Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, pp. 215-217 (nr. 133)
Compilatore Tani Irene
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