Mittente Della Casa Giovanni Destinatario Del Monte Giovanni Maria
Data 3/12/1547 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo [Bologna]
Incipit La causa delle decime di che io scrissi a Vostra Signoria Illustrissima alli VII
Contenuto e note Il nunzio Giovanni Della Casa informa il legato pontificio al Concilio di Trento, Giovanni Maria Del Monte [futuro Giulio III], che la causa delle decime è stata sospesa dal Consiglio dei Pregadi per due mesi. [Le decime erano concesse dal pontefice alla Serenissima per finanziare le guerre contro l'Impero ottomano; della loro riscossione si occupava il Collegio dei XX Savi alle decime di Rialto, al quale partecipava anche il nunzio. Paolo III aveva concesso le decime nell'aprile 1547, cfr. Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, p. 212, nota 822]. "Questi Signori Illustrissimi" [i membri del governo della Repubblica di Venezia] hanno ricevuto lettere da Costantinopoli dalle quali hanno saputo che il "Turco" [Solimano I] stava organizzando i confini di "Ungaria" [Ungheria: una delle condizioni della tregua stipulata tra gli ottomani e le potenze occidentali prevedeva infatti la definizione dei confini ungheresi, cfr. la lettera del 17 novembre 1545: "Hieri sera vennero due brigantini di Costantinopoli con lo aviso de la conclusion della tregua"]. È stato anche riferito che "Monsignor Condé", fuggito per mare, era stato catturato dai corsari [si tratta di Luigi I di Borbone, principe di Condé, il titolo di 'monsignor' è qui usato alla francese; Della Casa aveva già riferito della sua fuga con la lettera del 16 novembre 1547: "Ho ricevute le lettere di Vostre Signorie Illustrissime de' VIIII insieme con gli avisi"]. Il nunzio ha saputo che il "figliuolo di Barbarossa, Signor d'Algieri" [Hasan Pasha, figlio di Khayr al-Din Barbarossa, beylerbey di Algeri] aveva ordinato l'acquisto di dieci corpi di galere in Costantinopoli. Aggiunge che "il Sophi" [Tahmasp I, figlio e successore di Isma?il, della dinastia safavide, sovrano persiano dal 1524] ha riconquistato i territori del fratello [El?a?? Mirza, nominato da ?ahmasp governatore di S_h_irwan, si era ribellato al controllo del sovrano, cfr. la lettera del 21 ottobre 1546: "Alle lettere delle Signorie Vostre Reverendissime d'i XI et 14 non mi occorre dire altro"] e che l'Impero turco si sta preparando per attaccare la Persia. [Si tratta di una minuta di mano del segretario del nunzio, Erasmo Gemini, il quale aggiunge nel margine inferiore una postilla che ci informa che la stessa missiva fu inviata anche al "Duca Ottavio" Farnese (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.). In questo momento l'altro legato, Marcello Cervini, si trova a Roma da Paolo III per discutere della traslazione del Concilio].
Fonte o bibliografia Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, pp. 212-213 (nr. 130)
Compilatore Tani Irene
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