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Mittente |
Della Casa Giovanni |
Destinatario |
Del Monte Giovanni Maria |
Data |
29/11/1547 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
[Bologna] |
Incipit |
Io non ho altro che dirle per questa, se non che lo Illustrissimo Signor Duca d'Urbino |
Contenuto e note |
Il nunzio apostolico, Giovanni Della Casa riferisce le ultime notizie al legato pontificio al Concilio di Trento, Giovanni Maria Del Monte [futuro papa Giulio III]. In particolare riporta che il "Duca d’Urbino" [Guidobaldo II della Rovere] ha scritto al suo ambasciatore che vada a Pesaro. L'ambasciatore partendo [da Venezia], ha ricevuto ordine da "questi Signori" [il governo della Repubblica di Venezia] che solleciti "Sua Excellenza a dar perfettione al parentado". Fatto ciò, dovrà raggiungere gli uomini di "Piero Strozzi", che si sarebbero dovuti recare in Piemonte sotto salvacondotto di Don Ferrante [Gonzaga, governatore di Milano] "insieme con la consorte di sua Signoria" [Vittoria Farnese]. Questi infatti sono costretti a rientrare, perché inseguiti dagli spagnoli. I francesi hanno saputo da "Levante" [Costantinopoli] che la tregua "col Turco" [Solimano I] è stata conclusa: le condizioni imposte a "Sua Maestà" [Carlo V] prevedono il mantenimento della pace tra l'imperatore e i "Principi christiani et di Francia". Della Casa ha anche saputo che la situazione in Inghilterra si è stabilizzata [si allude qui agli scontri tra Scozia e Inghilterra, noti come 'The Rough Wooing' vedi Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, lettere 101, 110 e 157. Il presente documento è una minuta esemplata da Erasmo Gemini, segretario di Della Casa, il quale aggiunge nel margine inferiore una nota in cui specifica che una copia della lettera venne inviata anche al "Signor Duca Ottavio" Farnese (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.). Del Monte accusa la ricevuta della presente con la lettera del 6 dicembre 1547: "In risposta della lettera di Vostra Signoria Reverenda d’i 29 del passato, non ho da dire altro". In questo momento l'altro legato, Marcello Cervini, si trova a Roma da Paolo III per discutere della traslazione del Concilio]. |
Fonte o bibliografia |
Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, pp. 211-212 (nr. 129) |
Compilatore |
Tani Irene |
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