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Mittente |
Loredano Giovan Francesco |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
13/11/1652 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
Roma |
Incipit |
Le lettere dricciate a Monsignor Tomasini sono da me state recapitate |
Contenuto e note |
Loredano ha fatto recapitare a mons. [Giacomo Filippo] Tomasini le lettere a lui indirizzate e crede d’averne già dato conferma all’Aprosio. Gli rincresce che l’Oderico sia stato messo in prigione e, ammesso pure che questi sia l’autore di ‘Il cielo aperto [per gli avvenimenti dell'anno bisestile 1652. Discorso astrologico del Cavalier Genesio Gastorelo Ogoroboto’, Bologna, C. Zenero, s.d.], non sa vedere colpa in questo libro che faccia di lui un reo. Loredano non saprebbe come raccomandare la persona dell’Aprosio presso l’ambasciatore veneziano a Roma poiché ha già avuto con quest’ambasciatore qualche malinteso a causa proprio di alcune lettere di raccomandazione. Tuttavia, se l’Aprosio ne avesse proprio necessità, Loredano potrebbe far scrivere a questo ambasciatore da qualche amico di lui. |
Fonte o bibliografia |
G. L. Bruzzone, L’amicizia fra due letterati seicenteschi: Gio Francesco Loredano e P. Angelico Aprosio, “Atti dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti”, CLIII (1994-1995), p. 371 (lettera XXX). Fonte manoscritta: Genova, Biblioteca Universitaria, ms. E.V.19, Lettere del famosissimo Loredano al P. Fra Angelico Aprosio Agostiniano |
Compilatore |
Giulietti Renato |
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