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Mittente |
Della Casa Giovanni |
Destinatario |
Del Monte Giovanni Maria; Cervini degli Spannocchi Marcello |
Data |
18/11/1547 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
[Bologna] |
Incipit |
Il vescovo di Cividal, nipote della felice memoria di Monsignor Illustrissimo Contarini |
Contenuto e note |
Il nunzio apostolico Giovanni Della Casa raccomanda ai legati pontifici al Concilio di Trento, Giovanni Maria Del Monte [futuro Giulio III] e Marcello Cervini degli Spannocchi [futuro Marcello II], il "Vescovo di Cividal" [Giulio Contarini, vescovo di Cividale di Belluno]. Nello specifico chiede che Contarini, nipote di "Monsignor Illustrissimo [Gasparo] Contarini", sia dispensato dal recarsi a Bologna, città non adatta alle sue condizioni di salute, e che venga comunque esentato dal pagamento delle decime. [Si tratta di una minuta di mano di Erasmo Gemini, segretario di Della Casa (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.). Della Casa intesta la lettera al plurale, anche se in questo momento Cervini è stato chiamato a Roma per discutere con Paolo III della traslazione del Concilio, cfr. Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, lettere 118, 120, 122, 123, 135, 139 e 145. Riguardo alla richiesta avanzata dal nunzio, Del Monte risponderà che Contarini non verrà accusato di contumacia, ma che dovrà comunque pagare le decime, vedi la lettera del 26 novembre 1547: "Alla lettera di Vostra Signoria Reverenda de' 18 non mi occorre rispondere"]. |
Fonte o bibliografia |
Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, pp. 204-205 (nr. 121) |
Compilatore |
Tani Irene |
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