Mittente Del Monte Giovanni Maria; Cervini degli Spannocchi Marcello Destinatario Della Casa Giovanni
Data 3/10/1547 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Bologna Luogo di arrivo Venezia
Incipit Il nostro messer Matthia dalle Poste venne hiermattina da Parma
Contenuto e note Da Parma è arrivato "Matthia" [Mattia Gherardi, maestro delle poste pontificie] con una lettera del "Duca" [Ottavio Farnese] per il nunzio Giovanni Della Casa, che viene inviata allegata alla presente [la missiva, che non è conservata in Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 14830, dovrebbe contenere gli ultimi aggiornamenti sulla situazione di Parma dopo l'assassinio di Pier Luigi Farnese, cfr. anche "L’altro giorno recevemmo la lettera di Vostra Signoria Reverenda de’ 23 et havemo preso molto piacere" e "Hiersera recevemmo la lettera di Vostra Signoria Reverenda del primo"]. I legati pontifici al Concilio di Trento, Giovanni Maria Del Monte [futuro papa Giulio III] e Marcello Cervini degli Spannocchi [futuro papa Marcello II], riportano al nunzio le ultime notizie ricevute da Augusta. In particolare riferiscono che "Sua Maestà" [Carlo V, imperatore] si era allontanato per una battuta di caccia [vedi anche lettere "Doppo le nostre di hieri, è passato di qua hoggi uno Figarolo" e "Alla delli VI di Vostre Signorie Reverendissime non occorre molta risposta"] e che lì era stato raggiunto da un uomo di "Don Ferrante" [Gonzaga, governatore di Milano, che aveva appoggiato la congiura contro Farnese] per riferirgli i particolari di Piacenza. [Si allude ancora all'assassinio di Farnese del 10 settembre 1547 e alla presa della città da parte delle truppe di Gonzaga]. Infine ringraziano Della Casa per gli aggiornamenti [sulla questione di Parma e Piacenza] e lo informano che al Concilio si continua a lavorare ai decreti sui sacramenti. [In realtà dopo la X sessione del 2 giugno 1547, nella quale fu pubblicato il decreto di proroga, i lavori vennero ripresi solo nel 1551. La lettera è di mano di Trifone Benci, segretario del Concilio, mentre la formula di saluto e le firme sono autografe dei legati (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.)].
Fonte o bibliografia Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, pp. 191-192 (nr. 109)
Compilatore Tani Irene
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