Mittente Del Monte Giovanni Maria; Cervini degli Spannocchi Marcello Destinatario Della Casa Giovanni
Data 29/8/1547 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Bologna Luogo di arrivo Venezia
Incipit Il Padre Generale de’ Conventuali di Santo Francesco fece alli giorni passati mettere in prigione
Contenuto e note I legati pontifici al Concilio di Trento, Giovanni Maria Del Monte [futuro papa Giulio III] e Marcello Cervini degli Spannocchi [futuro papa Marcello II], scrivono al nunzio apostolico Giovanni Della Casa riguardo un processo di eresia di sua competenza. A tal proposito lo informano che il "Padre Generale de' Conventuali di Santo Francesco" [Bonaventura Fauni-Pio da Costacciaro, padre generale dal 1543 al 1549] ha fatto imprigionare un frate francescano, che aveva predicato alla "Badia", e che è stato affidato al giudizio di Della Casa e dei "tre deputati" [i Tre Savi sopra l'eresia]. Il frate è stato trovato in possesso di alcuni libri eretici, di cui mandano un estratto al nunzio [il documento non è presente in Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 14830]. Qualora Della Casa necessiti di ulteriori informazioni sul caso, potrà rivolgersi a "l'arciprete di Padova" [Angelo Lippomano]. Non ci sono novità dalla Germania rispetto agli eventi già riferiti nella lettera del 24 [agosto 1547: "Non hierlaltro arrivò qui Monsignor de Gié che va ambasciatore a Roma"]. Come sarà già stato fatto da Roma, anche i legati chiedono nuovamente a Della Casa di sollecitare i prelati che si trovano a Venezia a partecipare al Concilio [l'invito dei legati si legge in numerose missive, vedi ad esempio la lettera del 18 settembre 1546: "Non havea mancato prima di exhortare i prelati, così in presenza come per lettere"]. Del Monte e Cervini allegano una lettera del [cardinale Alessandro] Farnese da recapitare a "monsignor de Piacenza" [Catalano Trivulzio, vescovo di Piacenza dal 1525 al 1559]. Nel poscritto riferiscono la morte del "Cardinale Ardinghello" [Niccolò Ardinghelli, morto il 22 agosto, fu uomo di fiducia dei Farnese] e si dicono profondamente addolorati "et per il publico et per il privato di Nostro Signore" [Paolo III, al secolo Alessandro Farnese]. [La lettera è trascritta interamente da Trifone Benci, segretario del Concilio, mentre le firme sono autografe dei legati (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.)].
Fonte o bibliografia Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, pp. 184-186 (nr. 103)
Compilatore Tani Irene
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