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Mittente |
Del Monte Giovanni Maria |
Destinatario |
Della Casa Giovanni |
Data |
15/7/1547 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Bologna |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Manda il mio Monsignor de’ Minori un suo creato a far stampare alcune opere pertinenti alle verità |
Contenuto e note |
Il legato pontificio al Concilio di Trento, Giovanni Maria Del Monte [futuro papa Giulio III] raccomanda al nunzio apostolico, Giovanni Della Casa, un protetto di "Monsignor de’ minori" [forse Ambrogio Catarino Politi], il quale è inviato [a Venezia] per stampare alcune opere sulle "verità catholice" [il monsignore sarà lo stesso personaggio nominato nella lettera: "Ho avuto piacere di essere stato arido perché monsignor Reverendissimo"]. Ne è garante anche "Monsignor de l'Avello" [Tommaso Stella detto il Todeschino, vescovo di Lavello]. [La lettera è di mano di un segretario, mentre la formula di saluto e la firma sono autografe di Del Monte (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.)]. |
Fonte o bibliografia |
Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, pp. 178-179 (nr. 98) |
Compilatore |
Tani Irene |
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