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Mittente |
Del Monte Giovanni Maria; Cervini degli Spannocchi Marcello |
Destinatario |
Della Casa Giovanni |
Data |
11/7/1547 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Bologna |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Non havendo al presente che scrivere a Vostra Signoria Reverenda, queste poche linee |
Contenuto e note |
I legati pontifici al Concilio di Trento, Giovanni Maria Del Monte [futuro papa Giulio III] e Marcello Cervini degli Spannocchi [futuro papa Marcello II], affermano di non avere novità rilevanti. Da Roma hanno saputo che "Nostro Signore" [Paolo III, al secolo Alessandro Farnese] su consiglio medico non si recherà a Perugia per l'estate. Hanno ricevuto lettere dal "legato di Francia" [Girolamo Capodiferro] e dal "nuntio" [Girolamo Dandino, nunzio apostolico in Francia dal luglio 1546 all’agosto del 1547], del 19 [giugno 1547], nelle quali si comunica l'intenzione del "Re" [Enrico II, re di Francia] di inviare alcuni prelati al Concilio. Sull'andamento dei lavori conciliari Giovanni Della Casa dovrebbe essere stato già informato da "monsignor di Salpi" [Tommaso Stella detto il Todeschino, vescovo di Lavello e in precedenza di Salpi]. [La lettera è di mano di Trifone Benci, segretario del Concilio, mentre la formula di saluto e le firme sono autografe dei legati (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.)]. |
Fonte o bibliografia |
Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, pp. 177-178 (nr. 97) |
Compilatore |
Tani Irene |
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