Mittente Del Monte Giovanni Maria; Cervini degli Spannocchi Marcello Destinatario Della Casa Giovanni
Data 14/6/1547 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Bologna Luogo di arrivo Venezia
Incipit Alli VII del presente recevemmo la lettera di Vostra Signoria Reverenda
Contenuto e note I legati pontifici al Concilio di Trento, Giovanni Maria Del Monte [futuro papa Giulio III] e Marcello Cervini degli Spannocchi [futuro papa Marcello II], hanno ricevuto la lettera del nunzio Giovanni Della Casa del 4 [giugno; la lettera non è conservata in Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 14830]. Insieme alla lettera inviano un "capitolo" con le ultime notizie ricevute [anche il presente documento non si trova all'interno del codice menzionato]. I lavori del Concilio procedono e si stanno ultimando i due decreti sui sacramenti e sulla riformazione. [La pubblicazione dei suddetti decreti era inizialmente prevista per la sessione precedente, ma a causa delle numerose assenze era stata rimandata a settembre; in realtà il Concilio verrà sospeso e riaprirà solo nel maggio del 1551]. Riguardo al prestito, i legati hanno sollecitato inutilmente Roma, pertanto hanno preferito anticipare personalmente i cinquecento scudi, che sono stati inviati a Venezia "dalli Strozi" [al banco di Filippo Strozzi], tramite il banco "de' Gabrielli" di Bologna, come il nunzio potrà vedere dalla polizza bancaria allegata. I rimanenti cento scudi verranno saldati presto. [Nonostante l'invio di mille scudi a giugno e nuovamente ad agosto del 1546 (cfr. la lettera "Mandiamo Antonio Manelli nostro familiare et apportatore della presente a posta" e "Questa sera per Antonio Manelli nostro familiare havemo ricevuta la lettera di Vostra Signoria Reverenda d'i 16"), in ottobre i legati chiesero a Della Casa un prestito di altri mille, dei quali quattrocento erano già stati restituiti, per cui vedi Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, lettere 74, 75, 76, 79, 81, 87, 104, 180 e 193]. Nel poscritto viene confermata la ricezione della lettera del nunzio dell'11 [giugno, anche questa non conservata nel codice]. A tal riguardo riferiscono che "Monsignor di Salpi" [Tommaso Stella detto il Todeschino] ha iniziato le sue prediche in San Petronio. A proposito del Concilio, ritengono che sia necessario attendere che il "legato" conferisca con "Sua Maestà" [Carlo V imperatore] [L'intera lettera è di mano del segretario del Concilio, Angelo Massarelli, mentre le firme sono autografe (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.)].
Fonte o bibliografia Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, pp. 174-175 (nr. 94)
Compilatore Tani Irene
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