Mittente Loredano Giovan Francesco Destinatario Aprosio Angelico
Data 12/8/1651 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo
Incipit Godo nel ricever la lettera di Vostra Signoria che sii sana e che m'ami
Contenuto e note Contento di trovare l’Aprosio in buona salute, Loredano gli comunica che il libraio veneziano Guerigli ha avuto ordine di mandare una copia [probabilmente del terzo volume delle ‘Novelle amorose de' Signori Accademici Incogniti’, Venezia, 1651] anche al sig. [Stefano] dalla Casa, ma, non sapendo il Guerigli che il dalla Casa sta a Pavia, quel libro potrebbe forse capitare per errore a Genova. Loredano dichiara poi di scrivere al sig. [Filippo Maria] Bonini per accusargli ricevuta di parte della sua operetta ‘Mulier’ [forse quella che uscirà a Venezia nel 1652 intitolata ‘La donna difesa da Filippo Maria Bonini genovese’]. Conclude la lettera informando l’Aprosio che la sig.ra [Arcangela] Tarabotti “ha risposto e stampato” [con allusione al di lei libro ‘Che le donne siano della spetie degli huomini. Difesa delle donne, di Galerana Barcitotti (A. Tarabotti), contra Horatio Plata, il traduttore di quei fogli, che dicono: Le donne non essere della spetie degli huomini’, 1651].
Fonte o bibliografia G. L. Bruzzone, L’amicizia fra due letterati seicenteschi: Gio Francesco Loredano e P. Angelico Aprosio, “Atti dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti”, CLIII (1994-1995), p. 369 (lettera XXVII). Fonte manoscritta: Genova, Biblioteca Universitaria, ms. E.V.19, Lettere del famosissimo Loredano al P. Fra Angelico Aprosio Agostiniano
Compilatore Giulietti Renato
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